MUSICISTI
STATO: In esplorazione
Temi:
Dubbio se usare parola interpreti
- Implica mediazione tra compositore e pubblico
- Nel progetto non c’è nulla da “interpretare” nel senso tradizionale
Cosa fanno invece:
- Non eseguono - abitano, costruiscono, vivono
- Interpretano solo al livello configurazionale:
- Setup iniziale
- Scelta di oggetti da portare
- Strumenti aumentati
- Arredo dello spazio
- Durante l’esecuzione temporale: abitano l’ambiente
Relazione con l’analogia Cage:
“Come Cage tratta i suoni come entità viventi (che hanno vita propria, non vanno ripetuti meccanicamente), io tratto i musicisti.”
J. C. – O solamente, come le ho già detto, molto più vicino a Fischinger. Ogni suono ha il suo spirito, la propria vita. E questa vita, non si può pretendere di ripeterla. Essa non può mai diventare l’esempio di una vita, un esempio per un’altra vita. Quel che è vero per i suoni vale anche per gli uomini. Ed è giustamente per questo che gli uomini non sono suoni né i suoni sono uomini. Detto questo, i musicisti passano tutto il loro tempo a dimenticarlo. La mia pedagogia, è che non bisogna più dimenticarlo.
IN ESPLORAZIONE:
Quale termine usare?
Opzioni considerate:
- Abitanti - enfatizza l’abitare nel tempo
- Costruttori - enfatizza il lasciare traccia
Domande aperte:
- Cosa sono esattamente?
- Ha senso usare la parola interperte?
TENSIONI:
- [Nessuna tensione irrisolta al momento]
COLLEGAMENTI:
- → Abitare (è ciò che fanno)
- → Livelli (interpretano solo configurazionalmente, abitano temporalmente)
- → Inter-azione (sono partecipanti dell’ecosistema)
- → Presenza compositiva (loro condizionano la presenza compositiva durante l’esecuzione)
- → Ambiente (creano l’ambiente abitando il luogo)